TERAMO – Il giorno dopo la scelta del nuovo esecutivo il sindaco Brucchi, che ieri pomeriggio ha annunciato la nuova coalizione del Palazzo di Città, tramite un comunicato stampa, spiega le ragioni del suo operato politico. Sui rumors secondo i quali i tre consiglieri dissidenti (Mimmo Sbraccia, Vincenzo Falasca e Alfredo Caccioni) starebbero pensando di firmare la mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino, Brucchi si dice tranquillo: «Anche i tre consiglieri dissidenti hanno firmato il mio documento – a cui era allegato il documento programmatico contenete il bilancio, le misure per il terremoto e i fondi in arrivo – anche loro mi hanno dato i carta bianca per nominare il nuovo esecutivo. Si parla tanto di giunta a 7 o a 8, ma non è questo il problema. Era difficile trovare un’alternativa che potesse accontentare tutti. Sono certo che i tre consiglieri rifletteranno bene e capiranno che alla fine toccava a me fare una sintesi. Per quanto riguarda la nuovo esecutivo ho riconfermato tutti gli assessori perché tutti hanno lavorato bene. Il sacrificio di Silvio Antonini, che in queste poche settimane di lavoro aveva dato risposte importanti – purtroppo è stato reso necessario dalle circostanze. Ora è necessario mettere al centro Teramo e i suoi problemi – ha concluso Brucchi – che attualmente sono la manutenzione delle strade, i danni del terremoto, l’erba alta. Se continuiamo a parlare di poltrone e di numeri corriamo il rischio che i teramani si allontanino sempre di più dalla politica. Il tempo delle polemiche e della crisi è passato, ora è il momento di rimboccarsi le maniche e pensare al futuro della nostra città».
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